Consistono in un rigonfiamento anomalo di un vaso arterioso.
Cause:
– Ehlers-Danlos
– Infezioni micotiche, sifilide, TBC
– Vasculite di Takayasu
– Morbo di Behçet
– LES (lupus eritematoso sistemico)
Falsi aneurismi o pseudoaneurismi: conseguenti la rottura di un vaso sanguigno. Si forma un ematoma delimitato da tessuto connettivo peri-avventiziale e connesso al lume del vaso attraverso un orifizio posto a livello del punto di rottura (simula una dissezione).
Gli aneurismi si formano per colpa di un cedimento dell’avventizia vascolare, a seguito di un’alterazione del collagene. Nell’addome l’avventizia dei vasi addominali ha poche lamelle elastiche e pochi vasa vasorum, per questo è più facile che l’aneurisma si forma qui. La parete si assottiglia, il lume si dilata riducendo la resistenza vascolare.
L’aneurisma è causa di stasi di sangue e di trombi.
Sintomi:
– dolore intenso come una pugnalata
– sintomi da compressione aneurismatica (in addome o nel torace): nausea, ittero, tosse, disfagia, dispnea (+ sintomi urinari non sempre presenti), paralisi del nervo laringeo ricorrente e reucedine se c’è compressione del vago.
– erosione duodenale (negli aneurismi addominali): sanguinamento intermittente o emorragia massiva interna, emottisi, ematemesi
– trombosi
Segni:
– presenza di massa pulsante addominale o soffio addominale
– stiramento del peritoneo a causa della dilatazione aneurismatica
– shock in seguito a fissurazione o rottura dell’aneurisma
Terapia
Gli aneurismi sacciformi portano rischio di rottura.
Motivi per il cui il paziente non va operato:
– età avanzata
– patologie cardiache
– patologie polmonari
– patologie renali
In caso di aneurisma toracico bisogna intervenire immediatamente solo se il diametro > 5, 5 cm perché al di sotto di queste dimensioni il rischio di rottura è solo 1%, ma negli aneurismi addominali > 5 cm di diametro il rischio è fra il 25 e il 40%. Inoltre, le dimensioni possono aumentare nel tempo, quindi si suggerisce di operare se la crescita dell’aneurisma è > 1 cm/anno.
Interventi possibili:
– CHIRURGIA TRADIZIONALE: soprattutto negli neurismi toracici. Biosgna inserire una protesi.
– CHIRURGIA LAPAROTMICA: una variante è l’accesso retroperitoneale, oppure l’incisione trasversale
– CHIRURGIA LAPAROSCOPICA: video-assisted
– TECNICA ENDOVASCOLARE: inserimento di endoprotesi o stent autoespansibile con accesso inguinale.
Complicanze:
– infezione
– occlusione
– embolizzazione
– ischemia
– endoleak nella chirurgia endovascolare: esclusione imperfetta dell’aneurisma dal circolo sanguigno, per cui la sacca può rifornirsi di sangue.