Vediamo alcuni esempi di alterazione di un tracciato ECG di fronte a diverse aritmie o alterazioni anatomiche cardiache.
BLOCCO DI BRANCA (BB)
Il fascio di His, diviso in due branche, ha la funzione di propagare l’impulso ai due ventricoli, destro e sinistro. Una delle due branche, però, può essere bloccata e così uno dei due ventricoli non riceve l’impulso.
Si divide in:
- – COMPLETO: la trasmissione dell’impulso è totalmente interrotta (>0,12 s di durata)
- – INCOMPLETO: la trasmissione dell’impulso non è del tutto interrotta, ma solo rallentata (0,10-0,11 s di durata)
Può essere ancora:
- – INTERMITTENTE
- – CRONICO
BBD (blocco di branca destro)
Cause:
- – anomalie anatomiche (difetti del setto atrioventicolare)
- – ischemia
- – dilatazione del ventricolo destro
- All’ECG si hanno:
- – QRS slargato (> 0,12 s se il blocco è completo).
- – presenza di QRS a due cuspidi (R’) unite da un tratto a concavità verso l’alto in V1, V2 e V3 (derivazioni precordiali destre).
- – Sempre nelle derivazioni precordiali destre sono presenti segni di ripolarizzazione ventricolare anomale: ST sottoslivellato, T invertita.
BBS (blocco di branca sinistro)
- Cause:
- – valvulopatia
- – infarto del miocardio
- – ipertensione
- – miocardiopatia e alterazione del ventricolo
All’ECG sono presenti:
- – QRS slargato> 0,12 s se il blocco è completo
- – Presenza di QRS a due cuspidi (a M) unite da un tratto a concavità verso l’alto in V5 e V6 (derivazioni precordiali sinistre).
- – Nelle derivazioni precordiali sinistre sono presenti segni di ripolarizzazione ventricolare anomale.
EMIBLOCCO ANTERIORE (del fascicolo anteriore sinistro)
- – Deviazione dell’asse elettrico verso sinistra con QRS lievemente slargato.
- – Onda S larga in V6 e più grande in DIII che in DII.
- – Presenza di un’onda R’ in aVR.
EMIBLOCCO POSTERIORE (del fascicolo posteriore sinistro)
Deviazione dell’asse elettrico verso destra con QRS con presenza di tachicardia atrio-ventricolare in aVF.
Ischemia e infarto
- – Presenza del tratto ST sopraslivellato e onda T negativa (infarto acuto).
- – L’onda T invertita e appuntita negli infarti non acuti.
- – ST sottoslivellato (ischemia sub-endocardica).
- – Onde Q di necrosi di dimensioni inferiori 1/3 rispetto a R (infarto stabilizzato).
INFARTO ANTERIORE: alterazioni in V1, V2, V3 e V4
INFARTO SETTALE: alterazioni in V1, V2 e V3.
INFARTO LATERALE: alterazioni in aVL e D1
INFARTO POSTERIORE: alterazioni in D2, D3 e aVF
Ipertrofia ventricolare
VENTRICOLO SINISTRO: somma di onda S in V1 e onda R in V5 > 35 mm e T invertita
VENTRICOLO DESTRO: onde R alte in V1, V2, V3 e V4
Ipertrofia atriale
ATRIO SINISTRO : onda P difasica (a S orizzontale)
ATRIO DESTRO: onda P ad alto voltaggio
Squilibri idroelettrici
IPERKALIEMIA: onda T a punta oppure QRS slargato
IPOKALIEMIA: onda T piatta
IPERCALCEMIA: QT breve
IPOCALCEMIA: QT lungo
Pericardite
- – Con versamento: ST appiattito e sopraslivellato con un tratto concavo
- – ST si porta sopra la linea isoelettrica.